Il 1° maggio, giorno in cui gli antichi Celti celebravano Beltane, è una festività detta anche Calendimaggio, Vigilia di Maggio e la notte di Valpurga.
Questo è in natura il momento di massima feconditá del grembo della Dea Madre e nel rituale si celebra l’unione tra lei e il suo giovane Dio Cornuto: il loro amore è portatore di nuova vita alla Terra e la loro unione simboleggia il matrimonio sacro, o l’unione sessuale tra maschile e femminile ed il rito viene celebrato simbolicamente attraverso un uomo e una donna che mettono un athame (un coltello cerimoniale, simbolo fallico) in un calice (simbolo femminile).Si da così inizio simbolicamente all’estate ed alla fertilità, i cui simboli principali sono il fuoco e il fallico palo.
E’ un giorno in cui si connettono tutte le energie legate alla rinascita, alla vita che riprende i suoi ritmi nella luce.
Questo è in natura il momento di massima feconditá del grembo della Dea Madre e nel rituale si celebra l’unione tra lei e il suo giovane Dio Cornuto: il loro amore è portatore di nuova vita alla Terra e la loro unione simboleggia il matrimonio sacro, o l’unione sessuale tra maschile e femminile ed il rito viene celebrato simbolicamente attraverso un uomo e una donna che mettono un athame (un coltello cerimoniale, simbolo fallico) in un calice (simbolo femminile).Si da così inizio simbolicamente all’estate ed alla fertilità, i cui simboli principali sono il fuoco e il fallico palo.
E’ un giorno in cui si connettono tutte le energie legate alla rinascita, alla vita che riprende i suoi ritmi nella luce.
Nella tradizione celtica, i due grandi festival dell’anno solare sono Samhain e Beltane, rispettivamente la celebrazione della morte e della rinascita: anche a Beltane si possono cambiare dolcetti e, vista la stagione, dei fiori.
La parola Beltane significa “fuoco luminoso del Dio Bel” ed è il giorno con cui incomincia la fase estiva delle attività legate alla terra ed é una delle quattro feste della Ruota Celtica dedicate al fuoco, un Sabba Maggiore.
Un tempo c’era la benedizione dei falò, appunto i fuochi di Beltane: si saltava attraverso questi falò per predire l’altezza del raccolto dai salti effettuati.
Ma con questo rito si celebra in realtà l’amore, l’attrazione, il corteggiamento, l’unione tra corpi e anime, poichè questo era il periodo in cui certi desideri si manifestavano con quelli che i nostri nonni chiamavano “febbri” o “amori” primaverili.
Si raccoglievano anche fiori per farne deliziose ghirlande e si passavano notti d’amore sotto le stelle nel bosco perchè Beltane è il tempo che i popoli Pagani dedicavano e dedicano al piacere.
E’ un periodo dell’anno in cui di solito ci si sente fisicamente in forma, è quindi il momento adatto per agire, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere.
Questo fa sì che sia un momento propizio ai nuovi amori e alle nuove amicizie, come anche al rafforzamento delle relazioni già esistenti..
Con Beltane si celebra la forza della Vita, c’è il risveglio dell’energia della Kundalini che si manifesta in desiderio sessuale: ciò è naturale e necessario alla sopravvivenza poichè la Vita nasce sempre da una attrazione e il sesso diventa così un momento sacro in cui la terra e universo sono racchiusi nell’atto di accoglienza del dono del Dio alla Dea Madre.
A Beltane inizia la seconda parte del cammino alchemico che arriva dopo la fase detta “Solve”: stiamo entrando in quella che gli antichi chiamavano fase “Coagula”, perchè dopo aver rese fluide, rinnovate e le nostre potenzialità ora si tratta di consolidare i risultati raggiunti, per poter ambire a più elevati traguardi sia nell’ambito spirituale che in quello materiale.
Ricordiamoci che godere di tutto quello che l’universo ci dona non è peccato, ma è importante sentirsi pieni d’amore e di gratitudine per il meraviglioso dono più bello che è la Vita.
Felicità, abbondanza e Amore per tutti voi! 

Rosy Siani
Counselor, soul coach,
ricercatrice e praticante di ritualistica pagana