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Spesso le persone piene di rabbia e dolore chiedono solo di essere viste. Hanno un modo di richiedere lo sguardo del mondo con gli atteggiamenti bruschi che hanno imparato.
Si muovono a scatti e nascondono la sofferenza dietro la durezza.
Talvolta usano parole che, come spine, pungono e feriscono.

Ha un vuoto dentro, che non riesce a colmare, chi usa la menzogna e poi tradisce. Maldestramente sta attirando l’attenzione. Si muove a passi brevi, frettolosi, ma non riesce ad andare molto lontano.

Ha vissuto un brutto trauma, o più di uno, colui che bullizza e si prende gioco. Di solito ha precedenti di violenza e non ha mai conosciuto la dolcezza.

Misera è l’esistenza di colui che invidia e sminuisce gli altri. Ambisce a cose che potrebbe sicuramente ottenere e fare, ma non ha mai imparato ad ammirare la vera bellezza. Nessuno magari gli ha insegnato le forme dell’amore.

Il mondo è fatto di dualità, non sempre tutto brilla. Per cui le frustrazioni altrui non sono tue e non permettere che quel dolore e buio diventino tuoi.
Ciò non significa essere insensibili, aiuta chi ti chiede aiuto, ma solo se puoi.
Si tratta solo di imparare a proteggersi da ciò che può nuocere.

Benedici e distaccati con riserbo: non farti carico di ciò che non ti appartiene.

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