“Doni e talenti: il segreto di quella che chiamiamo abbondanza, ma null’altro sono che parte del progetto animico”
In questi ultimi anni si sta parlando moltissimo di abbondanza, come per riequilibrare un effetto esterno di privazione e mancanza.
Dai tempi di The Secret – un best seller che sicuramente ha avuto il suo perché, a proposito di Risveglio Interiore – c’è stato un incremento d’uso di questo termine fino ad arrivare, a mio parere, ad un suo abuso.
Perché chi è nella mancanza e nello sconforto non riesce proprio ad entrare, a canalizzare quella che è una vibrazione o frequenza, se preferite, anzi entra in una vibrazione di frustrazione e rabbia che peggiora le cose (ed ha voglia di eliminare l’operatore olistico di turno che ne parla…)
È come se si avesse una radio che proprio non capta quel segnale lì…
Ma attenzione: non ho detto a caso che la radio “non lo capta”, quindi… non è rotta.
Magari se ci si sposta un po’ da dove siamo (leggi: punto di vista o convinzioni o altro) tutto può cominciare a funzionare a meraviglia.
Vi posso garantire che parlo per esperienza di vita personale: The Secret a me ha aperto la porta, poi ho fatto tutto il resto lavorando su di me. E non poco!
Nulla mi è caduto dal cielo, ma ho visto accadere nella mia vita delle meraviglie, solo accettando… i miei doni e talenti.
Provate a rispondere a delle domande tipo:
quanti di voi fanno ciò che gli è stato detto di fare, quanti hanno scelto una strada che ritenevano sicura ma poi ha portato all’infelicità?
E non solo.
Quanti non si sono fidati dei propri sogni per paura?
Quanti non hanno creduto di avere talenti validi e fruttuosi al punto da poterci vivere?
Io mi sono rassegnata, poi fidata e poi… è stato proprio così!
Sono dell’opinione che siamo tutti perfettamente dotati, che ognuno scende su questo Pianeta Scuola con doni e talenti speciali, ma che spesso non riesce a riconoscere.
Oppure non sa come farli emergere.
Oppure ancora non riesce semplicemente a gestire o padroneggiare.
Ebbene, il segreto della cosiddetta abbondanza sta in questi step:
imparare a riconoscerli, ma soprattutto ad accettarli, imparando a “gestirli”
Si tratta più che imparare l’ “abbondanza”, imparare l’Allineamento al proprio Piano di Nascita o Programma Prenatale.
Riconoscendolo, non è proprio come avere la bacchetta magica, ma… può diventarlo.
Qualcuno riesce a farlo da solo, altri hanno bisogno di un piccolo aiuto.
Ma vi posso garantire che se sentite risuonare le mie parole in voi, beh, siete sulla strada giusta
Buon Allineamento amici!