(perchè…se c’è una principessa, deve per forza esserci un principe!)
Sono certa che avrai sbarrato gli occhi grandi così nel leggere questo.
Già: ti vedo e ti credo.
E sorrido.Ci siamo svegliati, abbiamo conosciuto la realtà della vita, siamo cresciuti e quindi non crediamo più nelle favole, per cui mi rendo conto di avervi lasciati, spero!, di stucco.
Già: ti vedo e ti credo.
E sorrido.Ci siamo svegliati, abbiamo conosciuto la realtà della vita, siamo cresciuti e quindi non crediamo più nelle favole, per cui mi rendo conto di avervi lasciati, spero!, di stucco.
Bene, era il mio obiettivo attirare la vostra attenzione e fare chiarezza su questo argomento molto spinoso e largamente dibattuto.
E’ possibile che tu sia tra quelli feriti e disillusi oppure tra chi non ha ancora incontrato nessuno degno di entrare a pieno titolo come compagno, oppure ancora tra coloro che nonostante tutto ci credono, che cercano cercano e trovano solo chi non risuona.
Magari invece sei tra chi è riuscito ad incontrare il suo bene “reale”: sono davvero lieta di questo!
Magari invece sei tra chi è riuscito ad incontrare il suo bene “reale”: sono davvero lieta di questo!
Beh, a tutti voi voglio dire che a prescindere da ogni lieta favola o triste realtà il principe azzurro o prince charming (o princess charming) esiste davvero.
Ma non è (almeno inizialmente) un individuo in carne ed ossa come si è cercato di far credere.
Si tratta di simboli che rappresentano delle energie.
Si tratta di simboli che rappresentano delle energie.
In ogni favola c’è un principio iniziatico legato agli aspetti della ricerca e crescita interiore per cui il principe e la principessa sono delle bellissime metafore che rappresentano le parti PURE e DIVINE del maschile e del femminile in noi, motivo per cui sono raffigurate simbolicamente di “rango superiore”, in quanto non comuni ed ovviamente illuminate, sacre.
Come avrete notato, nella maggior parte delle fiabe c’è sempre un aspetto di attacco, pericolo, dormienza, morte e successivo risveglio legati alle protagoniste femminili, principesse o giovini fanciulle.
Se ci fate caso la principessa/femminile solo “quando si sveglia” dall’incantesimo/morte trova il suo principe/maschile.
E finalmente, con il risveglio, le due parti si ricongiungono.La metafora, secondo la mia personale lettura, quindi è questa:
il femminile è sempre stato soggetto ad attacchi, messo continuamente in pericolo, si sempre cercato di ucciderlo e la storia lo insegna. Oppure, si cerca da sempre di addormentare in qualche modo la parte femminile, sinonimo di bellezza, tenerezza, amore incondizionato. Per cui c’è sempre bisogno di un maschile che entri in scena, il quale, dopo una lunga ricerca con la sua capacità attiva e risolutiva (il maschile illuminato ha queste capacità) conduce verso la rinascita il femminile.
Il fatidico “bacio” è il contatto con il verbo, la parola, una sorta di parola magica sussurrata a fior di labbra, una specie di abracadabra capace di riportare alla vita o nuova condizione dell’essere.
Non tutti sanno che una funzione del maschile illuminato è quella di condurre, guidare e spingere verso una direzione: non a caso le guide più importanti, anche a livello spirituale, sono di sesso maschile o con queste caratteristiche del maschile.
Se ci fate caso la principessa/femminile solo “quando si sveglia” dall’incantesimo/morte trova il suo principe/maschile.
E finalmente, con il risveglio, le due parti si ricongiungono.La metafora, secondo la mia personale lettura, quindi è questa:
il femminile è sempre stato soggetto ad attacchi, messo continuamente in pericolo, si sempre cercato di ucciderlo e la storia lo insegna. Oppure, si cerca da sempre di addormentare in qualche modo la parte femminile, sinonimo di bellezza, tenerezza, amore incondizionato. Per cui c’è sempre bisogno di un maschile che entri in scena, il quale, dopo una lunga ricerca con la sua capacità attiva e risolutiva (il maschile illuminato ha queste capacità) conduce verso la rinascita il femminile.
Il fatidico “bacio” è il contatto con il verbo, la parola, una sorta di parola magica sussurrata a fior di labbra, una specie di abracadabra capace di riportare alla vita o nuova condizione dell’essere.
Non tutti sanno che una funzione del maschile illuminato è quella di condurre, guidare e spingere verso una direzione: non a caso le guide più importanti, anche a livello spirituale, sono di sesso maschile o con queste caratteristiche del maschile.
Il femminile, capace di portare il maschile verso l’amore, da solo non basta. Se ci sono principesse sole è perchè si è fatta una scelta ben precisa di solitudine (conscia o inconscia) oppure è necessario lavorare su questo aspetto di integrazione delle due parti.
Infatti idem dicasi per il maschile, sia chiaro.Vi prego di fare attenzione che il mio non vuol essere assolutamente un discorso maschilista, anzi!
Piuttosto di apertura verso degli aspetti illuminati e sconosciuti ai più, delle nostre parti divine, in quanto il nostro inconscio è codificato su una cultura patriarcale che ha voluto rendere il maschile e il femminile antagonisti, mentre in origine sono assolutamente cocreatori!
Infatti idem dicasi per il maschile, sia chiaro.Vi prego di fare attenzione che il mio non vuol essere assolutamente un discorso maschilista, anzi!
Piuttosto di apertura verso degli aspetti illuminati e sconosciuti ai più, delle nostre parti divine, in quanto il nostro inconscio è codificato su una cultura patriarcale che ha voluto rendere il maschile e il femminile antagonisti, mentre in origine sono assolutamente cocreatori!
Siamo su un piano duale, sul piano terrestre, dove una sola energia non è sufficiente: è necessario creare delle polarità, altrimenti si creano squilibri notevoli, dentro e fuori.
Per far emergere l’equilibrio, il lieto fine, abbiamo bisogno di un coprotagonista o co-creatore: il nostro principe, il nostro maschile, o della principessa, il nostro femminile.
E’ un gioco di parti in equilibrio per creare la coppia interiore:
si crea prima dentro per manifestare fuori!Il principe cerca la sua principessa, lato femminile, per creare il suo regno, per cui deve muoversi per liberarlo, in quanto prigioniero da sempre dentro di sè.
Il maschile è inteso come fuoco, movimento, attività, coraggio e ardimento, a prescindere, mentre il femminile è accoglienza, accudimento, nutrimento e stare.Per cui la risultante è che per trovare il nostro principe o principessa abbiamo bisogno di un processo di risveglio interiore, di riconoscimento di come funzionano esattamente queste due parti, che energie attivano, per condurle in equilibrio: l’eccesso dell’una o dell’altra è sinonimo di insoddisfazioni, litigi e frustrazioni.
si crea prima dentro per manifestare fuori!Il principe cerca la sua principessa, lato femminile, per creare il suo regno, per cui deve muoversi per liberarlo, in quanto prigioniero da sempre dentro di sè.
Il maschile è inteso come fuoco, movimento, attività, coraggio e ardimento, a prescindere, mentre il femminile è accoglienza, accudimento, nutrimento e stare.Per cui la risultante è che per trovare il nostro principe o principessa abbiamo bisogno di un processo di risveglio interiore, di riconoscimento di come funzionano esattamente queste due parti, che energie attivano, per condurle in equilibrio: l’eccesso dell’una o dell’altra è sinonimo di insoddisfazioni, litigi e frustrazioni.
Quindi, credere nel principe o principessa interiore non è difficile se impariamo a leggere la nostra storia o favola interiore.
Per cui ascoltiamoci davvero, con le orecchie dell’anima-cuore, rimbocchiamoci le maniche… senza raccontarcela più di tanto.
Il risveglio e la tua integrità sono più vicini di quanto tu creda.
Rosy Siani
Counselor & soul coach