La festività della Pasqua è per molti un evento meno sentito del Natale a livello emotivo, ma in realtà è una celebrazione molto più importante per il significato che porta, sia a livello esoterico che essoterico.
Nei suoi simboli comuni questa festa è fatta di uova, pulcini, farfalle, fiori, sole e natura vestita a festa: maschile e femminile che si incontrano in una dolcissima danza di vita che ritorna dopo la pausa invernale.
Un essere divino incarnato come Uomo risorge nella luce, vita che torna alla vita… insomma, tutti simboli nel Simbolo, che vanno ben oltre il significato apparente.
Come era in principio lo è ancor oggi e la Pasqua viene fatta ricorrere alla prima domenica dopo il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera. Nel 325 d.C. il Concilio Cattolico di Nicea confermò questa cadenza, anche per “occupare” quel posto che era da secoli di riti pagani ben precisi, da cui il Cristianesimo deriva, integrando in questo caso nella religione Cattolica il rito pagano/germanico alla Dea Eostre (dea legata a Venere ed Iside), dove lo scopo del rituale originario legato alla rinascita e alla trasformazione, è diventato pian piano “regola” religiosa, unita a festività e tradizione.
Recenti studi sostengono che tutte le religioni conosciute attualmente provengono da un’originaria religione madre (detta pancosmica) che aveva principi e rituali con finalità ben diverse da quelle presenti nelle religioni attualmente conosciute: in quei casi il rituale era un mezzo per comunicare con il divino spezzando la quotidianità, utilizzando simboli ed offerte, senza sottostare ad obblighi. Esprimeva piuttosto un sentire, una necessità di contatto con ciò che è invisibile, ma fortemente presente.
Con la Pasqua, al di là del senso religioso, siamo di fronte al significato simbolico di un messaggio che va ad interagire profondamente con il desiderio umano di cambiamento interiore, un desiderio che diventa scelta profonda.
Perchè scegliere di rinascere è un cammino verso un nuovo Essere dentro l’essere, un essere che muore a se stesso per intraprendere un nuovo percorso di vita, ma assolutamente più consapevole.
Un processo alchemico che si rinnova in quei simboli eclatanti come l’uovo/pulcino o il bruco/farfalla, ma anche il coniglio/lepre (di cui molti non conoscono il significato legato alla Dea Eostre) anch’esso risultato della trasformazione di un uccello in lepre, che in questa forma ha deposto un uovo simbolo della nuova vita.
Anche tutta la lunga preparazione alla Rinascita, come il digiuno quaresimale e la settimana santa, sono simboli della necessità di purificazione e liberazione da ciò che non serve più al nuovo Essere per trovare la pace. E dopo ben tre giorni di riposo/morte, egli risorge nella Luce come essere immortale e salvifico, prima per se stesso, poi come esempio per l’umanità: tutti possono rinascere, basta volerlo.
Soffermandoci al sentire la festività sotto questo aspetto, la Pasqua diventa una ricorrenza ancor più potente del Natale, perché se nel nascere si è partoriti da una donna, per rinascere ci si può partorire da soli, come frutto di una partenogenesi spirituale, partendo dal seme del desiderio di cambiamento (maschile) piantato dentro di noi che la Luna piena (femminile) porterà alla luce.
Vi auguro una rinascita all’insegna di Equilibrio ed Armonia: che l’unione di queste due energie possa generare un nuovo Essere dentro di voi.
Buon Rinnovamento e buona Rinascita