La capacità di servizio e accudimento
Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra,
quando siamo svegli come quando dormiamo.
(John Milton)
Con l’Angelo custode siamo arrivati alla fine della prima fase del Viaggio dell’Eroe che è la Preparazione al Viaggio ed è il più elevato di tutti gli archetipi associati allo sviluppo dell’Io.
In questa prima fase del Viaggio, gli archetipi rappresentano la nostra identità: con l’energia dell’Innocente siamo spinti a scoprire sapere cosa vogliamo, con l’Orfano siamo motivati alla nostra crescita tramite il superamento e la trasformazione della sofferenza, con il Guerriero ci poniamo traguardi e ci battiamo per essi, come anche per il superamento dei nostri limiti ed infine incontriamo l’Angelo Custode, la buona energia che ci fa prendere cura di noi stessi e degli altri con compassione e spirito di sacrificio.
Nell’evoluzione delle varie energie del Viaggio dell’Eroe, l’Angelo custode rappresenta il passaggio dagli interessi dell’Io – che ha il compito di prendersi cura del bambino interiore come genitore e farsi intermediario con il mondo esterno – agli interessi dello Spirito, da intendersi anche come sfera della psiche, permettendoci di dare senso e valore alla nostra vita.
Invisibile e silenzioso, l’angelo è sempre al nostro fianco per fornirci quella forza necessaria ad affrontare una semplice giornata o le sfide più difficili: il sapere di non essere mai soli dà quella spinta in più ad agire ed è la forma di massimo accudimento spirituale (e psicologico) fornita dagli dei agli uomini.
Nella maggior parte delle tradizioni religiose infatti l’angelo è tra gli esseri spirituali posti al servizio di Dio (o degli dei) e che Dio stesso pone al servizio degli uomini per assisterli e guidarli nella loro esistenza terrena. La tradizione cristiana infatti pone la figura dell’Angelo Custode al nostro fianco sin dalla nascita e le preghiere ad egli rivolte sono di richiesta di protezione, cura, guida e sostegno per affrontare le sfide del percorso di vita.
Nello studio degli archetipi l’Angelo custode nasce in origine con il termine inglese di “Caregiver” (chi si prende cura) ed è interessante che, pur essendo noto anche come l’altruista, il santo, o il guaritore, in italiano sia stata adottata la traduzione di Angelo Custode, volendo racchiudere tutti quei concetti di cura, attenzione, amorevole protezione e benevola spirituale presenza che idealmente ci accompagna dalla nostra nascita, come compagno invisibile nella nostra vita di tutti i giorni. Il termine è la più alta sintesi ed espressione dei concetti di aver cura ed attenzione, ma anche rappresentativo della capacità di amore incondizionato e protezione oltre che essere quella benevola presenza spirituale che idealmente ci accompagna ed ha a cuore il nostro futuro.
Io so bene che dentro la mia stanza c’è un amico invisibile, non si rivela con qualche movimento né parla per darmi una conferma.
Non c’è bisogno che io gli trovi posto: è una cortesia più conveniente l’ospitale intuizione. La sola libertà che si concede è di essere presente. Né io né lui violiamo con un suono l’integrità
di questa muta intesa.
(Emily Dickinson)
L’energia che porta è certamente di rassicurazione, generosità ed amorevolezza ed è senz’altro quella che più esprime il nostro lato compassionevole ed altruista, preoccupato per gli altri e che sente profondamente di proteggere le persone che ama.
Si può dire che, in un ideale inquadramento degli archetipi, l’Angelo si pone nell’ambito della Stabilità insieme agli archetipi del Creatore e del Sovrano.
Nel sociale abbiamo alcuni esempi di angeli custodi “incarnati” in figure-simbolo come la Principessa Diana o Madre Teresa, che hanno dedicato la loro vita a cause di grande importanza sociale verso i poveri e le popolazioni in difficoltà.
Nel quotidiano invece l’incarnazione di questo archetipo è rappresentata dai genitori, simbolo di protezione e cura verso i figli.
Con questi presupposti il significato di questo archetipo compassionevole e altruista può essere riassunto nella frase “Ama il prossimo tuo come te stesso” e il suo impianto di valori si basa sui pilastri dell’empatia, dell’ascolto dei bisogni espressi e inespressi, dell’impegno e della fiducia.
L’angelo custode però non svolge solo un ruolo di accudimento e protezione di chi è sotto le sue ali avvolgenti ma ha anche un ruolo di insegnamento fornendo al suo protetto gli strumenti per renderlo indipendente nel corso della propria vita.
Pertanto tra le professioni più affini a questa energia c’è sicuramente quella dell’insegnante, dell’assistente d’infanzia o di anziani, ma anche l’infermiere e il medico per la cura del corpo, senza escludere le figure dello psicologo e del counselor che supportano nel superamento di ferite psichiche, essendo figure in grado di fornire nuovi strumenti per affrontare la vita senza ricadere nel dolore.
Rientrano tra le professioni anche gli operatori nel settore sociale e quelle aziende che si rivolgono alle famiglie e/o a sostegno di chi intende raggiungere i propri obiettivi.
Gli archetipi della stabilità come l’Angelo custode rispondono al nostro desiderio naturale di sicurezza, aiutandoci a preservare ed, eventualmente, ristabilire un certo ordine aiutandoci a conciliare quel desiderio di controllo che sopravviene quando ci si trova di fronte al cambiamento.
Volendo quindi dare una identità a questa energia possiamo vederla rappresentata dal mentore/genitore perfetto e pieno d’amore con il compito di creare comunione, incoraggiare i rapporti positivi fra le persone ed aiutarle a sentirsi amate, stimate ed accudite, favorendone la crescita personale e spirituale in un ambiente e un’atmosfera in cui si possano sentire sicure e a proprio agio
Entrando in risonanza con l’energia del Guerriero è anche un protettore del territorio dei suoi cari e in lui è impresso l’amore disinteressato che non chiede nulla in cambio. Essendo per antonomasia l’archetipo del dare e dell’accudire, si estremizza nel sacrificio stesso per la difesa della vita o per un ideale in difesa del bene comune esprimendo l’energia del Guerriero di Luce: molti eroi sono, non a caso, considerati angeli per aver fornito il loro aiuto provvidenziale in situazioni di grave emergenza. In tal senso può facilmente sovvenire l’immagine, dalle caratteristiche androgine, dell’Angelo Guerriero che lotta per il bene supremo in quanto l’angelo esprime la propria massima espressione attingendo alla forza femminile dello spirito, rappresentata dalla madre amorevole.
Sicuramente si esprime maggiormente proprio nella qualità femminile intesa anche come angelo del focolare, ma in senso più ampio identifica l’aspetto genitoriale in senso profondo, poiché è presente nella persona attenta allo sviluppo ed alla crescita dei figli ed alla protezione del territorio, inteso come luogo sicuro in cui possano crescere sani.
Mentre il Guerriero può benissimo corrispondere alla figura paterna (maschile) l’Angelo custode viene più facile associarlo alla figura materna (femminile), perché nella donna può diventare fortemente preponderante al punto da arrivare a prendersi cura dei bisogni degli altri senza avere la capacità di dire di no a qualunque richiesta. Addirittura anche quando nessuno le chiede aiuto e questa è una delle trappole in cui può facilmente cadere quando la portata di questa energia è troppo alta.
L’aspetto genitoriale dell’angelo custode si esprime anche nella sfera spirituale e psichica, quando ci prendiamo cura del nostro bambino interiore, accudendolo e proteggendolo se viene ferito dal mondo o se si ferisce con comportamenti autolesionisti sia psichici che fisici.
Nei miti e nei simboli l’Angelo Custode ha più rappresentazioni come l’Albero della Vita, che continuamente nutre e sostiene tutti gli esseri viventi, e la Dea Artemide Efesia, raffigurata come la dea dalla molte mammelle, espressione rassicurante di abbondanza e sicurezza (in molte icone l’immagine della dea può anche ricordare un albero dalle ricche e voluttuose fronde).
Tra i significati della simbologia alchemica rappresenta il Donare attraverso la sofferenza, che eleva non solo colui che dà ma anche chi riceve.
Abbiamo un esempio nella religione cattolica dove è rappresentato dall’aiuto che viene dato a Gesù durante la Via Crucis da parte del Cireneo, il quale offrendosi di portare la croce sta a simboleggiare il farsi carico delle sofferenze altrui, oltre che dalla stessa crocifissione in cui il Cristo espleta il compito salvifico dell’umanità attraverso il suo sacrificio.
Mentre nel cinema, uno degli esempi più commoventi è quello del film “La vita è bella”, dove il padre, nell’obiettivo di proteggere il figlio in tutti i modi possibili, arriva a mettere in secondo piano la propria sopravvivenza.
Lato Ombra
L’Angelo custode è come abbiamo visto una energia che esalta il lato umano e compassionevole, che dà molto e volentieri senza chiedere nulla in cambio, ma anch’essa esprime il suo lato ombra manifestando molte paure.
L’Angelo in ombra teme infatti le forme di egoismo e l’ingratitudine ed ha paura di non riuscire a prendersi cura degli altri, che siano i propri figli, i propri animali domestici, fino ai poveri e i bisognosi.
Uno degli aspetti ombra è l’eccesso di cura e presenza che si manifesta con la madre o padre divoranti, i cosiddetti “soffocatori”.
Siamo di fronte alla parte dell’Angelo custode che vuole mantenere all’infinito una relazione di dipendenza. Queste personalità agiscono con un fortissima tendenza manipolatoria, tipo quella madre/padre-figlio, nel quale il figlio ha costantemente bisogno di madre o padre non solo per il semplice sostentamento, ma anche per prendere decisioni banali.
In questa dinamica i genitori-soffocatori assumono l’atteggiamento colpevolizzante o colpevolizzato e tendono anche a spingere i figli a svolgere attività professionali scelte da loro e che, cosa molto interessante!, magari proprio loro stessi non sono riusciti ad intraprendere.
In questa modalità il bambino interiore si esprimerà sempre come un bambino bisognoso e dipendente nelle sue relazioni. Ciascuno di noi ha al suo interno un bambino che lo accompagna per tutta la vita. Se non entra in campo l’energia dell’Angelo custode, si tenderà ad affidare le cure del bambino interiore al mondo esterno, cercando conferme e attenzioni al di fuori di se stessi.
E’ molto importante sviluppare l’Angelo custode interiore, altrimenti dipenderemo sempre dagli altri per il nutrimento e cura del nostro bambino, soprattutto nelle relazioni sentimentali, dove sia gli uomini che le donne portano spesso i loro bisogni emotivi: sia gli uomini che le donne portano spesso i reciproci bisogni emotivi nella relazione, pretendendo che la persona che amano riempia quel vuoto che non sono riusciti a colmare da sè.
Accadrà così che gli uomini cercheranno sempre l’aspetto materno nelle donne e a instaurare relazioni in cui la compagna sostituisce la mamma, mentre le donne tenderanno a cercare uomini da cui dipendere e in cui trovare protezione, essendo incapaci di attivare le caratteristiche tipiche del Guerriero/Amazzone in se stesse
Altro aspetto ombra quello di cadere nell’eccesso di bisogno di dare, un tranello emotivo che può portare persino al martirio, attivando l’aspetto Martire dell’Angelo, ovvero il tipo di uomo o donna che ha l’impressione di dare sempre agli altri e di non ricevere mai niente in cambio.
Questo avviene un po’ perché non riesce a dire di no per timore del rifiuto, oppure perché pensa di essere poi in obbligo quando riceve qualcosa.
La modalità standard del “Martire“ è vivere nel senso di colpa perenne.
Sappiate che l’Angelo custode si manifesta sempre nel momento in cui decidiamo di accudirci dimostrando che stiamo imparando a volerci bene.
L’integrazione di questa energia, o la manifestazione della sua forma evoluta, sta nell’imparare l’arte dell’equilibrio tra il prendersi cura di sé stessi e degli altri, perché evolvendo si sa vedere sé stessi nell’altro e non si compiono azioni che possano portare lesioni a sé stessi o agli altri, riconoscendo i propri limiti e le proprie priorità.
Una volta compresi i messaggi portati energeticamente dall’Angelo Custode si può procedere più sicuri nell’eroico Viaggio della Vita, poiché con la sua guida, ovvero la capacità di discernimento interiore, saremo in grado di prenderci cura di noi e delle anime sorelle con cui ci interfacceremo durante il cammino.