Il Re – La Regina
la conquista e il confronto col potere personale

 

Se un re è grande nel cuore dei suoi sudditi, poco importa il palazzo ch’egli abita, poiché è adorato in un tempio
A. Dumas (padre)

 

Addentrandoci nella fase del Viaggio che è il Ritorno a casa, l’archetipo del Sovrano può essere identificato come artefice del processo di ritorno alle origini. Siamo di fronte alla costruzione del nuovo Regno, che rappresenta la vita a cui si ambisce o comunque a cui fare ritorno. Una nuova vita fondata su nuovi presupposti, in cui si diventa veramente i regnanti con pieni diritti della propria esistenza, prendendo nelle mani la responsabilità del proprio destino. Avendo attraversato varie fasi evolutive ed acquisito tante risorse durante le altre fasi del Viaggio, questo archetipo si esprime con potenzialità e possibilità moltiplicate.
Con questo archetipo la ricerca dell’avere è finalizzata all’essere e siamo di fronte alla consapevolezza che il viaggio dura tutta la vita, in quanto questa non è altro che un perenne ciclo di rinnovamento e trasformazione.
Il Sovrano, inteso come Re e/o Regina, rappresenta quindi il più alto livello di maturazione e crescita personale a cui si può aspirare nel percorso di vita ed in esso sono racchiuse le migliori peculiarità del Guerriero/Eroe, dell’Amante e del Mago.

Quando si torna da un viaggio in genere, di solito ci si sente rinnovati e ricchi di nuove energie, allo stesso modo, nell’ambito del percorso dell’Eroe le potenzialità del Sovrano che torna a casa, nel suo Regno, diventano fonte di rinnovamento per la sua comunità, vista l’intima connessione con gli altri. Inoltre tra Regno e Sovrano vi è la stessa simbolica correlazione che c’è tra sé interiore e mondo esteriore: se un Regno è improduttivo e desertico le cause vanno ricercate all’interno del suo Sovrano, che magari può essere poco partecipe o addirittura malato, mentre se il Sovrano è in armonia con sé stesso, dimostrandosi attento e propositivo, avrà un corrispondente Regno prospero e pacifico. Molto determinanti sono anche caratteristiche personali come saggezza e brama di potere, che possono avere rispettivamente conseguenze come benessere e protezione o schiavitù dei popoli.
Dobbiamo sempre tener conto che il Sovrano è una dimensione interiore psichica che si manifesta nella dimensione fisica e materiale con l’azione concreta, con il fare, che coinvolge l’ambito lavorativo e la relazione con il denaro e con la casa, estendendosi poi nell’ambito relazionale e affettivo.

Quindi lo scopo del Viaggio dell’Eroe è conoscere se stessi, per sviluppare livelli di consapevolezza più profondi ed elevati, per cui per sentire attivo questo archetipo bisogna aver superato degli step importanti, durante il viaggio, quali l’aver sconfitto il Drago (superato cioè il problema e/o illuminato il lato ombra) e trovato il Tesoro (nel senso dei propri talenti e vocazione).

Il potente misericordioso è una pubblica felicità.
Publilio Sirio

Indubbiamente quando è attivo questo archetipo, la persona esprime un certo carisma e capacità di leadership, unite a quelle di insegnare e delegare.
Tra i fattori che determinano l’emergere dell’energia del Sovrano c’è l’aver acquisito nel tempo una certa esperienza e maggior consapevolezza sia fisica che spirituale, viene perciò simbolicamente rappresentato sia dallo scettro che dalla corona, la quale nello specifico è sia simbolo dell’unione dell’io, che rappresentazione della connessione spirituale con il Divino e del potere che conferisce a chi la porta, proprio come l’aureola.

La rabbia può trasformarsi in gioia. Il rancore può trasformarsi in delizia. Ma uno Stato estinto non può tornare a vivere, né un morto tornare in vita. Così il sovrano illuminato pondera tutto ciò e il buon generale agisce cautamente.
Sun Tzu.

Il Sovrano illuminato o equilibrato

Avendo lo scopo di edificare un Regno armonioso, ricco e felice, che non sono altro che la propria esistenza, il proprio territorio d’azione e le relazioni, il Sovrano ha quindi dei compiti molto importanti legati alla promozione di benessere, pace e ordine tra suoi sudditi, verso i quali ha dei doveri e delle responsabilità che esegue in maniera risoluta e senza ripensamenti. Agisce pertanto in maniera equilibrata, senza reagire, andando ben oltre il senso di autostima e restando saldo di fronte a qualsiasi avversità: le sue azioni sono guidate dalla parte più autentica del sé profondo.
La sua condotta necessita di integrità, onestà e grande rigore morale, il che comporta anche la rinuncia ad una parte della libertà in favore del bene del Regno.
Sa sacrificarsi e perdere, soprattutto in nome di ciò che reputa di valore che possa consentire il rinnovamento individuale e collettivo. Sa che deve essere in prima fila quando si tratta di combattere una battaglia, per essere da sprone ed esempio per i suoi soldati. Non si esime quindi dal diventare anche un guerriero, in quanto essendo il protettore del reame è disposto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere chi ama e crede in lui.

Le modalità in cui questa energia emerge in noi si manifestano quando ci prendiamo la responsabilità delle nostre azioni anche se non abbiamo colpa e agiamo facendo ciò che è giusto a seconda della situazione, perché quando a guidarci c’è questa energia sappiamo ciò che è necessario fare, utilizzando un codice morale di condotta che ci permette di agire per il bene personale e collettivo.

Il sovrano non teme la sua ferita perché ne è profondamente consapevole, né teme se stesso, perché è capace di prendersi cura di sé per arrivare a prendersi cura di tutto ciò che lo circonda. E’ quindi in grado di gestire il suo dolore. Inoltre sa riconoscere quando è il momento di avviare un cambiamento, legge i segnali sul suo cammino e prende in mano la situazione per far fronte al nuovo che arriva mettendo ordine lì dove è presente il caos, permettendo la trasformazione.

E’ in grado di dominare i conflitti, interni e interpersonali, senza reprimerli e senza aver bisogno di adoperare la violenza ed è capace di comunicare con gli altri sovrani ponendosi in ascolto, riconoscendone così potenzialità e limiti, consentendo quindi alla pace ed alla prosperità di persistere nel suo regno e in quelli limitrofi. Ma prima ha dovuto riconoscere i propri limiti e le proprie potenzialità.
Ha in questo modo la capacità di godersi i successi conquistati grazie alla dura autodisciplina, come anche dall’ambizione, riuscendo così ad essere felice delle scelte che compie e dei risultati che raggiunge.

Lato Ombra
Il sovrano incapace o tirannico

Le ombre di questo archetipo, come la storia insegna, sono tristemente note a tutti noi. Abbiamo potuto constatare quanto un sovrano possa essere dispotico e tirannico o all’altro estremo debole ed incapace.
In entrambi i casi queste personalità ombra hanno generato rovina, sofferenza e sciagure.
Il despota o tiranno è un Re che ha perso – o non ha mai avuto – equilibrio, poiché si percepisce separato e migliore degli altri che manipola a suo piacimento. Ha brama di potere ed è disposto a tutto pur di non perderlo, rinunciando alla sua integrità.

[23:36, 31/3/2022] Rosy: Agisce e prende decisioni tenendo conto solo dei suoi bisogni e non quelli della collettività.
Ne sono un esempio ai iorni nostri quei politici corrotti o certi leader senza scrupoli ed autoritari che si impongono con arroganza, riducendo la libertà e rovinando l’armonia del gruppo. Il tiranno è anche dominato da un forte desiderio di vendetta e le sue azioni sono guidate soprattutto dalla paura di perdere il potere, ma questo avviene più a causa di farneticazioni mentali che da pericoli reali. In essi infatti domina una forte insicurezza e questa paura di perdere potere li porta allo stesso tempo a perderlo a causa della brama che dimostrano in tal senso.

Anche il Re incapace è un debole preda dell’insicurezza e della paura, per cui è un codardo che invece di assumere il controllo della propria vita, lascia che siano gli altri (o le circostanze) a decidere per lui. Inoltre cerca sempre un colpevole invece che assumersi la responsabilità o muoversi alla ricerca della soluzione.
E’ inconsapevole sia del proprio valore che del suo potere che usa per interessi individuali a discapito del bene collettivo e dell’evoluzione spirituale del regno.
Non si sente mai appagato e spesso è malato, psicologicamente o fisicamente, per cui non è in grado di attivare forze di auto-guarigione e dato che è privo di energia, di entusiasmo e di creatività non ha nessuna spinta verso l’evoluzione e la crescita spirituale, così si attacca con rigore alle formalità, dimostrando di non essere una vera guida, ma solo di voler comandare, per scopi egoistici e narcisistici. Nelle sue azioni c’è più pretesa che propositività: in questo modo rende chi lo circonda dipendente, predisponendo energie di ribellione e caos invece che di ordine ed unità.

Quando sono attive questo tipo di ombre di sicuro il Regno, che rappresenta la propria esistenza, va di sicuro verso la malattia e la distruzione, piuttosto che verso l’armonia e il benessere.